Chiesa di Sant'Elia

Itinerari. Storia, artigianato e sapori del territorio di Orani
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CHIESA DI SANT’ELIA

Il culto fu introdotto durante la dominazione bizantina (sicuramente a livello eremo). Dalla documentazione scritta si trovano tracce di donazioni nel 1733. E’ancora adibita al culto.

La struttura fa parte delle chiese campestri del Comune di Orani che si presentano un impianto a navata unica, scompartita da archi-diaframma a sesto acuto e volta a botte spezzata oppure a tetto ligneo. La parte absidale non è però impostata secondo i canoni della capilla mayor catalano-aragonese[1]; navata e abside fanno parte di un unico spazio indifferenziato, non vi è, qui, quella  soluzione di continuità di cui s’è parlato per le chiese maggiori. Costruzioni molto modeste, non hanno subito l’influsso dei canoni stilistici adottati negli edifici di culto interni all’abitato, quasi sicuramente a causa della scarsità di mezzi finanziari; sono dunque rimaste legate sia a un modello costruttivo autoctono, facilmente realizzabile con pochi mezzi e da manodopera non specializzata, sia a un modello spaziale non ancora influenzato dagli apporti catalano-aragonesi, ed esso precedente.

[1] Cap. 1.3 della tesi di laurea Arch. Laura Pintus.

FONTI E BIBLIOGRAFIA

Arch. Laura Pintus – Tesi di Laurea

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